Dettaglio de il gruppo scultoreo di Laocoonte e i suoi figli, noto anche semplicemente come Gruppo del Laocoonte. E' una scultura ellenistica della scuola rodia, in marmo conservata nel Museo Pio-Clementino dei Musei Vaticani, nella Città del Vaticano. Probabile copia marmorea eseguita tra I secolo a.C. e I secolo d.C. di un originale bronzeo del 150 a.C. circa.
Il dettaglio raffigura il noto episodio del veggente e gran sacerdote Lacoonte contenuto all'interno dell' Eneide.
Nell'Eneide si narra che, quando i greci portarono nella città il celebre cavallo di Troia, egli corse verso di esso scagliandogli contro una lancia che ne fece risonare il ventre pieno; proferì quindi la celebre frase Timeo Danaos et dona ferentes («Temo i greci, anche quando portano doni»).
Pallade Atena, che parteggiava per i Greci, punì Laocoonte mandando Porcete e Caribea, due enormi serpenti marini, che uscendo dal mare avvinghiarono i suoi due figli, Antifate e Tymbreus stritolandoli. Laocoonte cercò di accorrere in loro aiuto ma subì la stessa sorte.
I Troiani presero questo come un segno, tenendo così il cavallo tra le loro mura.
- Cm. 20 x 15
- Manufatto in ceramica bianca, modellato a mano, seccato a temperatura ambiente e cotto a 950°.
- Colorazione con terre naturali e fissaggio del colore a cera.
Nel retro dell'oggetto è presente un anello grazie al quale è possibile appendere la creazione al muro.